Lei è Angelica, donna, mamma e compagna di vita di un grande viaggiatore. Su Instagram si conosce più semplicemente come @unastoriagreen, attraverso la sua pagina ogni giorno condivide con i suoi followers scelte consapevoli che conducono a una vita semplice e a un pianeta sano. Angelica non si considera perfetta, anzi, con le sue azioni cerca di sperimentare ogni giorno piccole azioni green sfidando se stessa a raggiungere nuovi obiettivi sostenibili.
Ma da dove nasce “Una storia green”?
“Una storia green nasce dal desiderio profondo di vivere
consapevolmente poiché il benessere è uno stile di vita che merita
di essere raggiunto e condiviso. È la voglia di condurre e
raccontare un modo di vivere sano, semplice, spirituale e in armonia
con la natura. Ma è anche la mia storia, quella di una mamma che non
smette mai di interrogarsi sul suo ruolo e sulla felicità dei suoi
figli. In una parola, è la voglia di condividere il mio stile di
vita olistico. Credo sia un mio dovere fare il possibile per lasciare
il mondo un pochino migliore di come l’ ho trovato, per questo
motivo cerco di diffondere i valori e l’ importanza dei cosmetici
naturali e presto molta attenzione all’ ecologia e all’ impatto
ambientale.” Angelica è una
donna che è sempre stata attenta al suo stile di vita, sin da
ragazza, ma la sua svolta green è avvenuta grazie ad una cara amica
che col suo esempio l' ha spronata a porre sempre più attenzione
alle scelte di vita. “Se dovessi descrivermi potrei dire che: la
cucina è senza ombra di dubbio il mio luogo della casa preferito, mi
piace tantissimo auto produrre cibi sani e semplici da proporre alla
mia famiglia (e naturalmente condividerne le mie ricette). Fare la
spesa è uno dei miei momenti preferiti: perdo ore nei negozi di
alimentari sfusi e mi piace poter acquistare nei mercatini di frutta
e verdura. Credo sia importantissimo sostenere le piccole realtà
locali, i produttori diretti e poter scambiare due chiacchere
direttamente con loro. Io e la mia bicicletta siamo inseparabili, ed
è il mezzo esclusivo con cui mi sposto in città… è forse per
questo mi sento un’ olandese mancata. Avere dei figli mi ha fatto
sperimentare che è possibile essere una mamma a impatto zero.”
Ed è proprio a proposito di bambini, che Angelica ci fa notare come dietro al mondo della maternità e dei bambini c’è un enorme business che che fa leva su finti bisogni pur di indurci all’ acquisto.
“Io stessa quando aspettavo il mio primo figlio
credevo fosse indispensabile fare una lista nascita, comprare scorte
infinite di pannolini, ciucci, creme e cremine. Sappiamo bene, però,
che la scelta migliore per ridurre il proprio impatto ambientale è
quella di comprare il meno possibile. Anche se tutto intorno a noi
vuol farci credere che sia necessario spendere un patrimonio in
acquisti, col tempo, ho capito che ciò di cui ha veramente bisogno
un bambino è l’ abbraccio dei genitori, il seno della mamma e
pochissimi altri oggetti. Per tutto ciò che è indispensabile,
bisognerebbe considerare la possibilità di acquistarlo di seconda
mano o farselo prestare da amici, parenti o conoscenti. La nostra
presenza rimane però il bene in assoluto più prezioso.”