Quell' Errore che divenne Opportunità....



Erica e Cinzia, sono due donne che si sono conosciute grazie a una chiacchierata “virtuale” nata quasi per caso su Instagram. Tutto accadde per via di un post pubblicato da Cinzia che invitava a proporre delle collaborazioni tra diversi profili, e fu proprio questo episodio ad inaugurare l’ inizio della loro rubrica “Il rullino letterario”: uno spazio in cui la scrittura incontra la fotografia, l’ immagine si amalgama con le parole, le luci, le ombre, i soggetti e le inquadrature trovano nei brevi racconti un luogo in cui esprimersi al meglio.


È bastato un piacevole scambio di idee e intenti condivisi ad appassionarle sempre più al loro appuntamento settimanale: ogni giovedì le due donne/amiche pubblicano sulla loro pagina Instagram @erica_forlin un breve racconto scritto da Erica, accompagnato da un’ immagine scattata da Cinzia ( pagina Instagram @unfioreincittà). Questa vuole essere un’ occasione di condivisione, nella quale si creano interazione con i loro followers e non solo: al termine di ogni “didascalia raccontata”, infatti, Erica e Cinzia, propongono una domanda legata al racconto e alla fotografia del contenuto. 

Uno spazio in cui la scrittura incontra la fotografia, l’ immagine si amalgama con le parole, le luci, le ombre, i soggetti e le inquadrature trovano nei brevi racconti un luogo in cui esprimersi al meglio.




Abbiamo ospitato le due fondatrici del progettoIl rullino letterario” che gentilmente ci hanno regalato un contributo ineditoBuona lettura a tutte voi...


“Unisciti a noi! Concediti una pausa tra la natura!”



È un volantino sbiadito e rovinato dall’ impronta di una scarpa che l’ ha calpestato sull’ asfalto: lo raccolgo, l’ immagine mi convince ad accettare l’ invito. Una passeggiata è proprio ciò che mi serve per staccare dalla vita d’ ufficio, dove il trillo dei telefoni e le stampanti che sembrano non finire mai l’ inchiostro sono la colonna sonora di quasi tutte le mie giornate.
“Indossare abiti comodi e scarpe da ginnastica.”
Una piccola nota mi consiglia di inviare una mail per confermare la mia partecipazione.
La invio: non resta che preparare lo zaino e unirmi al gruppo. Puntuale come un orologio svizzero, la mattina seguente sono sul luogo della partenza. Ma non c’ è anima viva: dei miei nuovi compagni di viaggio, nessuna traccia. Prendo il telefono, controllo la casella di posta: nessun nuovo messaggio.
Torno a casa o proseguo in solitaria?” Mi chiedo. Prosegui mi suggerisce l’ istinto supportato dalla mia tenacia. Imbocco un sentiero sterrato: non riesco a quantificare il tempo trascorso dalla mia partenza. La piacevole distrazione che offre la natura suggerisce che quello è un tempo prezioso che mi concedo e le concedo. Il sentiero si fa più impegnativo: dopo una curva, dietro alla quale si nasconde una salita, percepisco un nuovo suono, simile a delle voci che sussurrano. Non ho dubbi: devono essere i miei compagni di viaggio, accelero il passo per raggiungerli. Ma anche questa volta non trovo nessuno. Un’ enorme vallata si apre al mio sguardo e realizzo che le voci sentite prima sono quelle del torrente; scorre senza sosta di fronte ai miei occhi che si perdono tra la trasparenza dell’ acqua e i verdi fili d’ erba. Mi distendo sul tappeto creato dalla natura, affaticata ma felice.
Una nuova mail in arrivo: “Con la presente siamo a confermare la sua partecipazione alla passeggiata di domani. Partenza alle ore 8.00.”
Rispondo: “Sono già qui, credo di aver sbagliato giorno, ma un errore così piacevole non lo avevo mai commesso”.

E a voi è mai successo di sbagliare orario o giorno di un appuntamento?