Il mio progetto nasce dall' idea che una donna può viaggiare da sola. Purtroppo questo concetto in Italia sembra ancora strano, e quindi noi piĂą avventurose veniamo considerate pazze o addirittura incoscienti.” così abbiamo voluto iniziare il nostro articolo oggi, un breve riassunto di quella che è la storia di Flavia meglio conosciuta come la "viaggiatrice solitaria", eh sì , perchè chi lo ha mai detto che si può viaggiare e ci si può divertire solo se siamo in compagnia?
Ecco, Flavia Di Ciano, ci dimostrerĂ come questa sua passione per il viaggio
l' ha totalmente stravolta sin da piccola, fino a realizzare che
quello che avrebbe voluto fare da grande era proprio questo ovvero:
girare il mondo da sola!
C' è chi balla da sola e
chi invece viaggia con e per se stessa, Flavia ha deciso di
condividere la sua pagina di diario con noi, ma iniziamo dal
principio....
“Credo che il
desiderio di viaggiare sia sempre stato insito in me. La notte prima
delle gite scolastiche non chiudevo occhio per l' entusiasmo e quando
si trattava di fare le prime scelte di vita, quali l' UniversitĂ ,
desideravo giĂ andar fuori. Mi piaceva viaggiare ma inizialmente
lo facevo un po' come tutti, passavo le feste o il weekend fuori
porta con la mia famiglia o i miei amici.
Fu l' UniversitĂ a
cambiarmi, o meglio, la fine di questo percorso, che mi fece
realizzare quanto la cittĂ dove vivevo, e in generale l' Italia, mi
stavano strette: volevo provare qualcosa di nuovo, andare a vivere
all' Estero. Fu così che, subito dopo la laurea, misi piede
sull' isola di Creta per svolgere il mio primo tirocinio.
Un' esperienza che non solo aiutò il mio cv, ma cambiò il mio stile
di vita. Si perché nonostante cercai di seguire i passi della nostra
societĂ ed avere il lavoro classico d' ufficio, non riuscii. Rimasi
senza lavoro ma non perché non ne fossi capace, ma perché era
evidente agli occhi miei e della mia datrice che non era ciò che
volevo.”
Fu proprio questo episodio che portò Flavia a riflettere su ciò che davvero contava per lei, decise così di candidarsi per un lavoro che avrebbe comportato fare ciò che più amava: viaggiare.
“Iniziai a lavorare
con un' agenzia che gestisce villaggi turistici in tutto il Mondo,
spostandomi di stagione in stagione in un posto diverso. E questa
occasione mi permetteva non solo di conoscere la realtĂ locale, ma
ogni singolo angolo di quella isola o nazione. Inoltre nelle pause
tra le stagioni approfittavo per farmi le “vacanze” , e viaggiare
. Ma ciò che mi ha contraddistinta è che partivo sempre da sola.
All' inizio per necessitĂ (non tutti sono liberi a Novembre), poi
per piacere. Ricordo di aver avuto paura a compiere il fatidico passo
, ma una volta cominciato, non ho piĂą smesso. Nel frattempo iniziai
a documentare di questi miei viaggi in solitaria su Instagram , e il
fatto che fossi sola suscitava l' interesse di altre ragazze.”
Tuttavia un anno fa la nostra “viaggiatrice solitaria” decise di fermarsi: in lei era maturata l' esigenza di avere una base fissa dalla quale poter partire in esplorazione del mondo.
“Attualmente lavoro in un
albergo nella provincia di Padova, e appena ne ho la possibilitĂ ,
parto per raggiungere il nuovo obiettivo che mi sono fissata:
visitare 100 paesi prima del compimento dei 40 anni.” Questo
uno dei tanti obiettivi che Flavia si è prefissata, il suo viaggiare
da sola viene costantemente documentato attraverso il suo blog
www.laviaggiatricesolitaria.it, e i suoi canali social ( pagina Istagrm @laviaggiatricesolitaria –
pagina Facebook La Viaggiatrice Solitaria) , per dimostrare a tutti
che una donna può viaggiare da sola: “perchĂ© se ci si sa
muovere bene quando si viaggia da soli, si possono fare incontri
splendidi, di altri viaggiatori , o addirittura delle persone del
posto. Si scoprono nuove cose, si condivide; ci si adegua al paese
che ci ospita. E quando si conosce il Mondo, si impara a vivere.”
Parola di Flavia....