Giorgio Armani ha incitato il mondo della moda a rallentare i ritmi producendo meno e meglio, un concetto che esprime ciò di cui in tante oramai abbiamo bisogno, ovvero avere meno cose che però siano di maggiore qualità.
Negli anni si è diffusa una tendenza che ha caratterizzato il nostro modo di comprare, privilegiando acquisti di tipo compulsivo e una moda usa e
getta. Ultimamente però abbiamo preso coscienza di quanto consumare
per consumare sia un terribile errore, creare collezione totalmente
nuove ogni volta privilegerebbe soltanto l' idea consumistica con
risvolti negativi sul nostro Pianeta. Porre l' interesse economico
come unico parametro in base al quale decidere cosa produrre è un
grandissimo errore non solo ambientale ma soprattutto etico, ed è
proprio alla luce di questa consapevolezza acquisita che si sono
sviluppati diversi progetti di sostenibilità, in risposta alla
sempre più crescente richiesta di sapere da dove arrivano i nostri
abiti, chi li confeziona, con che cosa sono prodotti e qual è il
loro impatto sull 'ambiente.
Di fondamentale importanza è il riconnettersi con la natura, ridurre i consumi, comprare meno e più consapevole, studiare bene l' etichetta di un capo.
Tra questi progetti vi
segnaliamo “VIC” (“Very Important Choice” sito web: https://veryimportantchoice.com/impact ) una piattaforma digitale
attraverso la quale si darà agli utenti la possibilità di scegliere
se affittare capi di brand sostenibili,oppure acquistarli durante
eventi digitali dedicati. I capi che potranno essere presi in affitto
verranno igienizzati attraverso la pulizia ad Ozono, che permette di
evitare l’ utilizzo di detergenti e garantisce al tempo stesso una
sanificazione e sterilizzazione complete. Anche questa una scelta
sostenibile per la nostra pelle e l' ambiente. Dal 2 al 5 Luglio 2020
VIC organizzerà una vendita esclusiva online a tema “Sostenibilità
al Mare”, dove si potranno acquistare outfit da mare prodotti da
marchi sostenibili. I materiali protagonisti saranno cotone
biologico, plastic-free e cotone rigenerato.
Il progetto di cui sopra
come tantissimi altri eventi dedicati al vivere sostenibile, si
muovono attraverso i social ed in modo particolare grazie ad
Instagram che per l' occasione diventa un concept store per le sue
infinite possibilità.
Un capo cercato e non
trovato, il desiderio di una moda sostenibile e senza compromessi,
questo il quadro completo delle ragioni che hanno spinto molte giovani donne a diventare imprenditrici di brand sostenibili,
inventando da zero il loro business. Alla base vi è il desiderio di
rallentare, produrre meno e meglio, realizzare creazioni che non
hanno stagionalità, perchè probabilmente il futuro della moda sta
proprio nel passato, un capo di qualità ha bisogno di tempo per
essere realizzato, deve poter durare nel tempo ed essere tramandato.
Questo nuovo concetto di produzione mira ad offrire il meglio della
qualità a zero sprechi.
Questo nuovo modo di vivere e di acquistare ci ha permesso di riscoprire la bellezza della semplicità, il valore dell' essere su quello del sembrare, della salute su quello del puro design.
Dal punto vista delle
nostre abitudini, probabilmente ci siamo trasformate tutte, i nostri
acquisti diventano azioni nei confronti del nostro Pianeta, siamo
portate a chiederci spesso quale impatto il nostro stile di vita e le
nostre abitudini di consumo abbiano sull' ambiente. Questo nuovo modo
di vivere e di acquistare ci ha permesso di riscoprire la bellezza
della semplicità, il valore dell' essere su quello del sembrare, della
salute su quello del puro design. Non basta proteggere l' ambiente,
bisogna agire per rafforzare il rapporto tra umani e natura.
Diffondiamo la cultura
della bellezza autentica, del rispetto e della sostenibilità. Le
consumatrici devono capire che ciò che stanno acquistando ha un
valore che deve durare nel tempo. Sarà difficile prevedere come sarà
il prossimo futuro, forse semplicemente la risposta corretta la ritroveremo nel
mezzo ovvero per le aziende si tratta di offrire prodotti che diano
più indipendenza e sicurezza alla propria clientela, e per noi
consumatrici si tratta di tornare a divertirci e ad assecondare la
nostra personalità non perdendo di vista l' impatto che abbiamo sul
mercato e sul mondo.