I tre libri del cuore


Tutte noi abbiamo nel cuore uno o più libri che consideriamo ancora oggi come il nostro “primo amore” in termini di lettura, quel libro che sappiamo resterà sempre nella nostra libreria, sul nostro comodino, nonostante magari oggi i nostri gusti letterari sono cambiati, mutati con il tempo e con l' età. Dentro di noi siamo consapevoli che quelle pagine, lette con grande avidità per arrivare il prima possibile al tanto atteso finale, in qualche modo ci hanno cambiate, ci hanno regalato emozioni inaspettate che ci accompagneranno per sempre. 


Ed è proprio dei tre libri del cuore di Tatiana, bookstagrammer presente su Ig con la sua pagina @comeventotralepagine, che oggi vogliamo parlarvi. Tatiana ci ha confidato che quando ultimamente si è ritrovata a dover uscire dal “blocco del lettore” ha ricominciato a leggere grazie a Banana Yoshimoto; autrice giapponese prolifica e molto apprezzata a livello mondiale raggiungendo i 5 milioni di copie vendute con i suoi quaranta testi pubblicati. “Il romanzo che mi ha aiutata a sbloccarmi è stato “Presagio triste”: la storia di legami familiari, infanzie perdute e un pizzico di elementi sovrannaturali. Mi è piaciuto, anche se non è tra i migliori che ha scritto, quelli che preferisco infatti sono “Amrita” che mi ha permesso di conoscere questa autrice e “L’ abito di piume”, romanzo molto commovente. Banana Yoshimoto ha una scrittura molto delicata, leggere le sue storie è come avere qualcuno che ci sussurra all’ orecchio di stare tranquilli perché andrà tutto bene nonostante ci stia crollando il mondo addosso, ci accompagna per mano in un mondo magico fatto di gentilezza pura e incontaminata. Se non avete mai letto nulla di suo prendetevi un pomeriggio di relax e gustatevi “Kitchen

“Pensai che la gentilezza disinteressata delle persone, le loro parole spassionate, fossero come un abito di piume. Avvolta da quel tepore, finalmente libera dal peso che mi aveva oppresso fino a quel momento, la mia anima stava fluttuando nell'aria con grande gioia” ( cit. da “L’ abito di piume” di Banana Yoshimoto)



Da giovanissima, come è accaduto a molte di noi, Tatiana si è dedicata a letture un po’ più leggere rispetto a quelle di oggi e la sua scrittrice preferita, ci rivela essere stata Federica Bosco, dotata di forte senso dell’ umorismo, rendendo davvero spassose anche le situazioni più drammatiche. “All’ epoca amai alla follia soprattutto la trilogia composta da “Innamorata di un angelo”, “Il mio angelo segreto” e “Un' amore di angelo” che ultimamente ho ascoltato su Audible rivivendo le stesse emozioni di quando avevo 16 anni e il cuore spezzato. Ma il suo libro che oggi mi sento di consigliare maggiormente è “Mi dicevano che ero troppo sensibile” in cui a metà tra un diario e un saggio, l’ autrice racconta del suo essere una PAS (Persona Altamente Sensibile) e di tutte le sue esperienze che nel corso della vita l’ hanno fatta sentire sbagliata, diversa, fuori luogo e sempre troppo coinvolta anche nelle situazioni che non la riguardavano. Oltre ad essere molto divertente fa riflettere su molti aspetti di questa donna, che rappresenta tante di noi, la lettura di questo libro  può essere un aiuto  per molte persone a vivere più serenamente la vita e ciò che ci accade.

Ho sempre saputo di essere troppo sensibile. Fin da quando ero piccola mi accorgevo di non percepire le cose come gli altri bambini, ma di sentirle in maniera molto più profonda, intensa, lacerante, da qualche parte fra il cuore e la pancia. Però non riuscivo a esprimerle in nessun modo..."(cit. da “Mi dicevano che ero troppo sensibile” di Federica Bosco)




Un’ altra autrice che ci presenta Tatiana è Jennifer Weiner, nel libro “L’ altra storia di noi”, la scrittrice racconta sempre di donne ma in modo un po’ più introspettivo e profondo, l' argomento trattato in questo libro non è solo la storia dell’ evoluzione di un’ amicizia, ma si affrontano anche argomenti legati alle malattie dei propri familiari. “Nel suo ultimo romanzo che ho letto “E poi sei arrivato tu” viene raccontata la maternità come punto di unione che lega quattro donne apparentemente molto diverse e lontane tra loro che si ritrovano ad affrontare il dolore e la perdita con il bisogno di ricominciare a vivere attraverso la nascita di un figlio (non per forza loro). Il mio libro preferito però rimane “A letto con Maggie” incentrato sul rapporto tra due sorelle che non potrebbero essere più diverse tra loro ma che comunque si trovano a dipendere l’ una dall’ altra nelle situazioni difficili: Maggie è quella simpatica e carina che può avere tutti gli uomini che vuole e non ha un lavoro, Rose invece è una donna in carriera, seria e sempre disponibile ad aiutare la sorella combinaguai, finché non la trova a letto con il suo fidanzato…

Le persone sono esattamente così. Possono darti soltanto quello che hanno dentro. Se questa Sydelle ti dà così tanti problemi, è perchè lei non ha nient'altro che problemi dentro di sé. Sta solo manifestando all'universo quello che ha nel cuore.” ( cit. da “ A letto con Maggie” di Jennifer Weiner )