Viviamo in un’ epoca in cui la borsa non è un semplice contenitore ma un simbolo importante per ogni donna, è l’accessorio per eccellenza del quale nessuna di noi potrebbe fare a meno. La borsa diventa il “contenitore” della nostra vita ed è diventata negli anni un simbolo della moda. Questo accessorio, da semplice utility si è trasformato in qualcosa di più personale, di più intimo, quasi come se fosse uno specchio nel quale si riflette la personalità di chi la indossa.
E
di questo ne sa qualcosa Erica Corti fondatrice del marchio di borse
ed accessori “EricaBakri”, la sua Azienda nasce a Bergamo dalla
volontà di concretizzare un progetto iniziato nel 2008, che vedeva
coinvolti la grande passione di Erica per la moda, la sua esperienza
in campo tessile e, non da meno, il desiderio di dare un seguito alla
tradizione sartoriale di famiglia.
“L’obiettivo era
quello di plasmare in un concetto unico, l’ eleganza, l’ esclusività
e lo stile intrinseco dell’alta sartoria, all’ utilizzo di
materiali di alta qualità ma ritenuti di scarto, come: scampoli,
avanzi di magazzino o campionature. Il sapore della manifattura
artigianale rigorosamente Made in Italy, la ricerca dei dettagli e la
varietà dei tessuti e degli abbinamenti, vestono forme semplici ed
essenziali permettendo cosi’ di ottenere uno stile senza età.”
Erica, desiderava
riportare in vita il valore della qualità che lei stessa, quando era
bambina, ha respirato per tanti anni nel laboratorio di sua nonna. Un
valore che un tempo era importantissimo e ricercatissimo, ed ha
voluto farlo in un momento in cui questi valori si sono persi
completamente.
Nulla si distrugge, Tutto si trasforma
Questo è il principio
cardine secondo il quale Erica realizza le sue collezioni: ricercando
ed utilizzando tessuti e materiali di altissima qualità ma
considerati di scarto a sostegno di una logica d’ abbattimento degli
sprechi e riduzione dell’ impatto e dell’ inquinamento ambientale.
“Scampoli, fondi di
magazzino, avanzi di produzione, campionari, rifiuti o scarti
difettosi della stessa industria tessile, diventano la base dalla
quale realizzare capi ed accessori di alta qualità, evitando così
di consumare ulteriori risorse. Non esistono tessuti o varianti di colore continuative, ma solo tirature limitate o pezzi unici. Lo
stesso modello viene proposto in più versioni e grazie alla
tipologia di materiali e lavorazioni, prende vita in una forma del
tutto nuova.” La scelta cade principalmente su fibre naturali
come lino, cotone, cotone organico e pelli, sempre e comunque
provenienti da aziende, filiere e concerie rigorosamente Italiane.
Materiali tracciabili, a loro volta rifiniti e confezionati
artigianalmente in laboratori italiani. Inoltre la qualità della
manifattura ne garantisce la durata nel tempo, in linea con il
proposito etico di invertire la logica usa e getta del fast fashion,
sposando il concetto di “comprare meno e meglio”.
La personalizzazione
attraverso il ricamo di nomi o iniziali, offre la possibilità di
impreziosire ulteriormente un qualcosa di già di per se unico,
permettendo ad ognuno di esprimere la propria personalità ed il
proprio stile attraverso la scelta dei colori, dei filati e gli
abbinamenti con i tessuti, rendendo cosi ogni capo a propria misura.
“La sartoria è uno
dei settori artigiani che hanno fatto grande l’ Italia nel Mondo, ed
il Made in Italy è in assoluto l’ emblema di eleganza e qualità.
Il nostro è un patrimonio artistico e culturale che non possiamo
assolutamente permetterci di perdere e per farlo dobbiamo sostenere
la nostra professionalità, le nostre tradizioni, le nostre aziende,
il nostro artigianato e la nostra terra!” Quella della sartoria
è un’ arte antica: e’ l’arte dell’eleganza e della pazienza.
Esistono solo dedizione al lavoro e la passione per il bello e ben
fatto. Le sartorie italiane sono le pietre di paragone dell’ eleganza,
depositarie di antiche tradizioni, tramandate di generazioni in generazioni.
Erica ci racconta il
momento più difficile che ha incontrato nell' iniziare questa sua
attività:
“Il momento più
difficile è stato quello di scegliere “cosa”. “Come” doveva
essere fatto, lo avevo ben chiaro, insieme a quali dovevano essere
gli obbiettivi etici e stilistici del mio brand ma, le idee erano
troppe e andava scelto quale pezzo realizzare per prima. La scelta
ammetto è stata fatta per caso: avevo realizzato una borsa per me e
la mia famiglia in occasione di un week end al mare. Era in un canvas color
carta da zucchero che mi piaceva da matti e ho voluto ricamarci sopra
le nostre iniziali. La borsa è piaciuta a tutti e così ho iniziato
a realizzarne una ad una, cucendole personalmente, per chiunque le
chiedesse. Ed ecco fatto, avevo capito “cosa” dovevo realizzare.”
Da quel momento alle borse si sono aggiunti i beauty e via via tutto
il resto creando, inizialmente, una specie di catena di montaggio in
cui è stata coinvolta tutta la famiglia di Erica che amorevolmente
l' ha aiutata a portare a termine il susseguirsi dei primi ordini.
Questo fino a quando però, Erica non si accorge che per fare di più
doveva buttarsi in qualcosa di più grande, e così è stato: passo
dopo passo Erica ha trovato il coraggio d' investire nel proprio
sogno.
"Non fatevi consigliare da nessuno: perseguite verso i vostri obiettivi senza che qualcun altro possa dirvi se potete o meno raggiungerli. Credeteci, e metteteci tutto il vostro impegno. "
“Intraprendere la
strada dell’ imprenditoria per una donna in Italia è difficile.
Purtroppo è la pura verità. Io stessa ho sacrificato tanto perché prima di tutto sono una madre ed ho dovuto aspettare prima di buttarmi a capo fitto in questa impresa, questo perché in Italia non
siamo strutturati perché una madre possa lavorare tranquillamente, a meno che non sia
disposta a devolvere l’ intero stipendio tra asilo nido, scuola
privata e baby sitter. Quindi ho atteso che tutti
fossero pronti perché io mi lanciassi in questa avventura e mi
prendessi la mia possibilità. Ho fatto sacrifici e fatiche enormi
per portare avanti il mio lavoro e seguire i miei figli, spesso avevo
voglia di mollare tutto per la stanchezza, ma sono riuscita a non
farlo.” Tutt’oggi non è facile e per una donna la fatica è
e resterà sempre quattro volte maggiore rispetto ad un uomo ed il
consiglio che Erica lascia a tutte noi è questo: “Non fatevi
consigliare da nessuno: perseguite verso i vostri obiettivi senza che
qualcun altro possa dirvi se potete o meno raggiungerli. Credeteci, e
metteteci tutto il vostro impegno. Qualunque sia il la vostra meta da raggiungere.”