Le ricette di cucina dell'Antica Roma

La storia del cibo e della gastronomia รจ un percorso strettamente connesso agli avvenimenti che hanno segnato il comportamento umano nel corso dei secoli. Ma a quale epoca appartiene il primo ricettario scritto in lingua latina? 


Nella storia dell'umanitร , la possibilitร  di procurarsi il cibo รจ sempre stata la misura di ogni avvenimento; la paura di morire di fame ha rappresentato per il genere umano, lo stimolo piรน potente di ogni modo di agire.
Oggi tutto ci parla di cucina, di ricette e di tecniche d' impiattamento, la cultura della cucina passa attraverso internet e gli innumerevoli tutorial di chef stellati e di amatoriali appassionati di gastronomia, viene veicolata per mezzo dei tantissimi programmi televisivi a tema culinario, l'arte del cucinare, inoltre,  si  continua a studiare nella scuole per acquisire una formazione professionale certificata.

Ma se dovessimo individuare il primo piรน importante libro di cucina a quale epoca dovremmo risalire?



Siamo nel I secolo d. C., Apicio era considerato il maggiore esperto di gastronomia della Roma del basso impero, egli era famoso per i sontuosi banchetti che era in grado di imbandire.
Fu proprio Apicio a scrivere il De re coquinaria in lingua latina, un ricettario che conteneva oltre alla creazione di piatti fantasiosi una quantitร  incredibile di salse sofisticate, invitanti e stuzzicanti degne di prova, legate, come facciamo anche oggi, con farina, maizena o fecola, prodotto collante battezzato da Apicio con il nome di “amido”.
Il trattato gastronomico di Apicio appare come un' oasi di libertร , di competenza e di completezza in generale. Apicio lascia libero ognuno della propria inventiva e del proprio gusto. In questa opera viene messa in risalto il vero amore per la cucina che ognuno deve avvertire appena si avvicina ai fornelli. Non รจ detto che la ricetta debba risultar “ migliore” alla prima prova. Dosare gli ingredienti รจ un' abitudine eccellente ma personale ed individuale da notare sempre e da ricordare quando il cibo - servito in tavola – รจ risultato perfetto. 

“ Gustas : si quid deest, addess...” “Assaggia, se manca qualcosa aggiungila..”



Di seguito riportiamo qualche ricetta che Apicio scrisse nel suo De re coquinaria e che ci permette di conoscere i gusti e i costumi dell'antica Roma, ricette che possono considerarsi attuali e realizzabili nelle nostre cucine, preparazioni vagamente simili alle nostre ricette “salva cena”.

Zucche all' uso alessandrino :
Lessa delle zucche e schiacciale, cospargi di sale e mettile in un tegame. Macina del pepe, cumino, semi di coriandolo, menta fresca e bagna con aceto, aggiungi una carota , pinoli e trita tutto.
Stempera con aceto, miele, mosto cotto e olio.
Versa la salsina sulla zucca schiacciata, amalgama e metti sul fuoco.
Quando zucca e salsa raggiungeranno il bollore , togli dal fuoco, cospargi di pepe e servi in tavola.

Piatto di acciughe fritte:
Lava le acciughe.
Rompi delle uova e sbattile con acqua. Metti sul fuoco le uova, l'acqua, un po' di vino, olio, il tutto insaporito con un pรฒ di salsa acida.
Quando il composto inizierร  a bollire gettaci le acciughe.
Attendi che tutto si sia ben amalgamato e cotto, nel mentre continua a mescolare con delicatezza.
Togli dal fuoco, cospargi di pepe e porta in tavola.

Piselli cotti :
Schiuma i piselli, che precedentemente avrai fatto bollire, e aggiungi un po' di porro, coriandolo e cumino.
Trita il pepe, il sedano, l'aneto ed il basilico, bagna con del vino e fai bollire il tutto.
Mescola anche dopo il bollore.
Se vedi che manca qualche cosa aggiungila.

Piselli indiani :
Cuoci i piselli.
Quando li avrai schiumati, tagliuzza un porro e del coriandolo e insieme ai piselli metti tutto in un tegame ad insaporire.
Prendi delle seppioline e mettile a cucinare insieme ai piselli, aggiungi olio, vino ed un altro po' di porro.
Fai cuocere.
Quando tutto sarร  cotto, trita del pepe, il sedano, origano e cumino e mescola tutto insieme al sughetto di piselli e seppioline.
Cospargi nuovamente di pepe e porta in tavola.

Ova spugnone ( cosรฌ i romani chiamavano la frittata con il latte ):
Sciogli 4 uova con 6 tazze di latte e 300gr di olio in modo che facciano un sol corpo.
Metti poco olio in una padella sottile, fallo soffriggere e gettaci il composto preparato.
Quando sarร  pronto, capovolgi il composto su di un piatto, bagnalo di miele, cospargilo di pepe e servi in tavola.

Sedani al latte :
Raschia dei bei sedani e mettili in ammollo nel latte.
Quando si saranno ben imbevuti mettili nel forno e stai attenta che non si secchino.
Non appena saranno cotti, toglili dal forno, cospargili di miele, pungili perchรจ si imbevano.
Servi in tavola.

Dolci :
Prendi fior di farina e cuocila in acqua calda in modo da farne una pastella calda e falla rapprendere, poi versala in una padella.
Quando si sarร  raffreddata, tagliala a forma di dolci ( cioรจ a bocconcini ) e friggila nel miglior olio caldo.
Togli i bocconcini dall' olio e bagnali di miele.