Erika con il suo blog “La famiglia che gira“ ci racconta le esperienze di viaggi “family friendly” , fornendo idee e consigli pratici per viaggiare “low cost” a misura di bambini.
Ad un certo punto della tua vita hai avuto il desiderio di fare un giro di boa e invertire la rotta facendo della tua passione un lavoro, vuoi raccontarci cosa ti ha spinto a prendere questa decisione e com'è cambiata la vita di donna/mamma con il nuovo lavoro?
Il “giro di boa” è
stata una scelta forzata, infatti lavoravo felicemente come grafica presso l' ufficio marketing di una società di ingegneria, questo fino a quando, terminato il periodo
di allattamento del mio secondo bambino (che prevedeva per legge le sei ore), mi imposero
un orario assolutamente incompatibile con al gestione della mia nuova
famiglia, così ho dovuto fare una scelta e ovviamente, tra la
carriera e l’amore incondizionato, ho scelto l’amore.
Hai già fatto il conto
delle soddisfazioni?
No, dal mio punto vista
non è ancor arrivato il momento di tirare le somme, sono soltanto all’ inizio del mio progetto. Penso che ogni tipo di
attività indipendente, abbia bisogno di tanto impegno, lavoro,
dedizione e tempo. Decidere di dedicarsi alla realizzazione di un progetto, dal
mio punto di vista, è un po’ come dedicarsi alla costruzione di
una casa.
Una volta costruite
solide fondamenta, il resto del lavoro è decisamente più semplice,
aumentano le soddisfazioni e diminuisce la fatica.
Turchino, il camper vintage, che ci accompagna in tutte le nostre avventure "on the road".
Come riesci ad
organizzare viaggi "low cost" a misura di bambini?
Non ho pretese e ho
imparato a ragionare da viaggiatrice piuttosto che da turista.
Dallo scorso luglio
abbiamo con noi un camper vintage, acquistato con un
budget decisamente limitato e da allora ci accompagna in tutte le
nostro avventure.
Anche prima di avere il
camper, viaggiavamo comunque tantissimo “on the road” con la
nostra auto, con tappe strategiche che pianificavo da casa. Ragionare
da viaggiatrice piuttosto che da turista o vacanziera, significa ad
esempio far riferimento a strutture locali tipiche e semplici,
significa adattarsi ed avere la curiosità di conoscere “la verità”
dei posti che si visitano, piuttosto che farsi affascinare dalle mete
troppo turistiche e molto “ricostruite”.
Sei la tour operator
della famiglia con un occhio di riguardo al budget a disposizione,
vorresti dare alle nostre amiche dritte su come si può organizzare e
vivere l'esperienza del viaggio anche se le nostre finanze sono
limitate?
Ho utilizzato spesso il
sito www.airbnb.it per esempio, dove si trovano in tutto il mondo
graziosi appartamenti in affitto, a volte anche con il servizio di
colazione compresa. A noi piace la vacanza attiva, amiamo spostarci,
visitare, avventurarci, prendere quello che viene senza troppe
pretese, con l’unico obiettivo di fare esperienze e conoscere
persone e luoghi nella loro parte più vera. La chiava del "low
cost" è l’adattamento: significa aver molta più voglia di
viaggiare, piuttosto che di rilassarsi o essere coccolati, il premio
finale è tornare a casa ricchi di esperienze indimenticabili.
Essere una graphic
designer Donna/Mamma può essere un vantaggio rispetto ai colleghi di
sesso maschile ?
Direi tutto il contrario
e la mia vicenda ne è testimone. Purtroppo nel mondo del
lavoro le donne, per via della maternità, sono ancora molto
penalizzate.
I miei figli sono certamente un costante stimolo creativo, così come lo sono i nostri viaggi.
Ci sono moltissime donne
che hanno bisogno di quel "quid" al momento giusto per fare
il salto di qualità, per lasciare la via vecchia e intraprendere la
strada nuova..ma questo salto spesso comporta paure, incertezze e così
si rimanda, a loro cosa diresti?
Ogni situazione è a sé,
non è detto che licenziandosi da un lavoro fisso per realizzare un
proprio sogno o progetto, si faccia realmente un salto di qualità e
nemmeno viceversa. Ci sono tante cose da valutare, non è
assolutamente semplice lavorare da casa o comunque impegnarsi per la
realizzazione di un progetto personale, anzi, se devo dirtela tutta,
facevo meno fatica quando lavoravo otto o dieci ore in ufficio che
adesso. Certo adesso ho più soddisfazione, perché lavoro per un
sogno mio e non per quello di qualcun altro, ma non mi sentirei di
consigliare ad altri di fare questo passo, è una cosa che bisogna
sentirsi di fare, perché implica grandi sacrifici e decisamente non
è assolutamente semplice.
Che consigli ti senti di
dare per organizzare una gita /viaggio fuori
porta mantenendo sempre un occhio di riguardo al portafoglio!
Il consiglio che mi sento
di dare per viaggiare low cost è quello di
prendere in considerazione vacanze meno confortevoli ma più
indipendenti possibile, con tende in camping per i più avventurosi o
in appartamenti o case vacanze.
Nell' arredare il vostro Camper Turchino ti sei ispirata a
qualche stile? E quali sono le cose che non devono assolutamente mai
mancare per poter viaggiare in camper con i bambini?
Mi sono ispirata al
nostro colore del cuore, il turchese e ai miei gusti personali. Per
viaggiare in camper con i bambini non devono mancare innanzitutto i
dispositivi di sicurezza, come le cinture ad esempio, la sicurezza
prima di tutto, il resto dipende molto dallo stile delle famiglie e
dal carattere dei loro bimbi. Noi viaggiamo molto, non stiamo fermi
giorni nei camping, per questo ci siamo organizzati con una tv con il
dvd, così che i bimbi nei lunghi viaggi guardano i loro film senza
annoiarsi.
Immagino sia difficile
avere del tempo per te stessa presa dai bambini, dalla casa, dal marito, dal lavoro,
tu come fai? Quali sono i tuoi momenti di relax per rigenerarti?
Momenti per rilassarmi
non ne ho quasi mai, a parte quando viaggiavamo (mentre mio marito
guidava), ma sono comunque felice della mia vita e sono
infinitamente grata di quello che ho, solo a volte vorrei avere più
energie e un po’ più di tempo.
Se pensi all'essere
femminile quindi alla donna in generale cosa ti viene in mente....
Domanda difficile questa,
non lo so. Le donne sono un universo, come lo sono gli uomini…