Il trucco: un accessorio di bellezza. Il make-up pret à porter di Rosangela Pappalepore


Una laurea in giurisprudenza ed un master in marketing, passando poi per uno stage al Vogue Gioiello/Pelle ed il lavoro in redazione per l'Editore Condé Nast Italia; il giornalismo nel suo passato ed il make-up nel suo presente.


Rosangela Pappalepore ha le idee chiare in fatto di beauty look e lo dimostrano i suoi make-up che quotidianamente arricchiscono la sua pagina Instagram. Seguitissima nel mondo del make-up e della skincare, Rosangela ha voluto condividere con noi la sua passione e fornirci qualche utile consiglio per un trucco a portata di tutti.

Su Instagram hai scelto come username Nome e Cognome, quasi a dire : sono io e ci metto la faccia in tutti i sensi. Ti rispecchi sempre in quello che fai, o qualche volte, hai dovuto adattarti ai meccanismi nascosti di ciò che detta il mercato della cosmesi?

La scelta di usare il mio nome è stata quasi involontaria. Il profilo era nato per curiosità. All'inizio mi intrigava Instagram. Postavo un po' di tutto come su un profilo privato. Poi mi sono accorta che poteva diventare un mezzo per trattare argomenti che mi affascinavano. Un modo per unire due mondi che sentivo miei: quello del giornalismo dal quale provengo e quello della cosmesi che mi interessa da sempre. Compromessi? Per il momento non sono stati necessari. Anche in ambito collaborazioni mi sono sempre sentita libera di produrre contenuti in linea con il mio gusto e lo stile del mio profilo.

Chi è Rosangela?

La mia formazione passa per il master post lauream in marketing, uno stage in redazione al Vogue Gioiello/Pelle e alcuni anni di lavoro in redazione sempre per l'Editore Condé Nast Italia. Ho scritto per le loro testate e curato il coordinamento editoriale per alcuni loro progetti editoriali. Sono stati anni bellissimi, estremamente stimolanti, che mi hanno lasciato un bagaglio di esperienza incredibile. Per un breve periodo dopo il mio rientro da Milano ho lavorato in un ufficio comunicazione e marketing nel settore accessori moda. Oggi sono una mamma che nel suo tempo libero prova a mescolare le esperienze professionali passate con la sua passione di sempre e la voglia di comunicare e mettersi sempre in gioco.



Hai un back ground culturale che a primo acchito non ha niente a che fare con il tuo mondo di oggi, come mai hai intrapreso questa strada? Il tuo bagaglio formativo ti ha aiutata a realizzarti in questo settore?

Non sono affatto sicura di aver realizzato qualcosa a dire la verità, ma se vuoi sapere, se i miei studi ed esperienze mi sono d'aiuto quando mi cimento nella produzione di contenuti per il mio profilo Instagram, la risposta è sicuramente si. Non potrebbe essere altrimenti. Quando scrivo, quando scatto, quando imposto le grafiche per le storie e per i filmati metto a frutto le mie esperienze trascorse.

In una tua passata intervista hai dichiarato che in un primo momento hai odiato la tua pelle, oggi invece, hai imparato ad ascoltarla e ad apprezzarla, in che modo ci sei riuscita e con quali prodotti la valorizzi?

Quello che ho imparato sulla mia pelle è che tutto deve avere inizio con una cura costante e attenta. Io stessa fino a qualche anno fa non sapevo che pelle avessi. Non sapevo ascoltarla e ancora adesso a volte faccio fatica a comprenderla ma ho imparato per esempio che anche se si tratta di una pelle misto/grassa va ben idratata e coccolata con detergenti delicati. Perchè solo cosi si riesce a tenere davvero a bada la lucidità. Con una pelle dissetata e dall'aspetto sano basta poco. Un fondotinta leggero, correttore e cipria ben dosati, solo dove necessari.

Una donna che si prende cura della sua bellezza e del suo aspetto fisico, molte volte viene giudicata come una persona frivola. Tu cosa rispondi?

Io ho avuto fin dall'infanzia l'esempio di una mamma sempre curata, che ha sempre amato truccarsi e credo che questo sia stato determinante. Ma c'è chi preferisce un viso acqua e sapone e non mi sentirei mai di giudicare. Si pensa spesso che il trucco sia solo qualcosa al quale si ricorre per vanità o per coprire, nascondere, correggere. Mi è stato detto “non ne hai bisogno!”, “troppo colorato”, “eccessivo”, “beata te che hai il tempo per queste cose...” , credo semplicemente che ognuno debba trovare il tempo per tutto ciò che lo fa stare bene nella sua pelle.

Molte donne non riuscendo a rientrare nei canoni di bellezza proposti continuamente dai mass media, arrivano a convincersi di non essere abbastanza belle e che il mondo del make – up non sia un posto fatto a loro misura. Come si reagisce a questo sbagliato modo di pensare?

Questo è un risvolto triste della comunicazione della Beauty Industry tramite i social. Intendiamoci: gli scatti pubblicitari sono sempre stati super ritoccati per offrire al pubblico immagini di perfezione, idealizzate, suggestive. I social erano all'inizio il luogo delle immagini accessibili che raccontavano la realtà. Adesso invece anche qui ci sono sempre più immagini professionali, levigate, ma non le condanno. Credo che occorra sempre filtrare ciò che si vede con una buona dose di senso critico. Vedo troppa fragilità in chi guarda. Poca consapevolezza. Occorre lavorare su se stessi anzitutto.

"Avendo occhi grandi ma leggermente languidi tento di sollevare l'angolo esterno, le mie labbra invece, sottili e asimmetriche, le contorno sempre e uso prodotti dal finish luminoso per rimpolparle. "



Truccare è al pari di dipingere su una tela bianca, qual' è la soddisfazione più grande ad opera finita?

Beh sicuramente sentirsi più belli e anche più sicuri. Credo che l'immagine positiva di noi stessi si rifletta anche poi nel modo in cui interagiamo con il mondo. Se siamo a nostro agio il mondo ci sorride.

Ci si può truccare usando un solo prodotto per il make-up? Se si, quale?

Un rossetto liquido o una matita taupe dal finish matte si può usare  per ridisegnare le sopracciglia, per scolpire le guance, per le labbra e gli occhi. Oppure un rossetto rosa/rosso, sfumato su guance/occhi e naturalmente labbra

Elizabeth Arden fece del rossetto rosso il simbolo della lotta femminista per l'indipendenza e la parità di genere , secondo te quali sono, oggi, le nuove battaglie "sociali" in ambito beauty?

Adesso le nuove battaglie in ambito beauty sono la 'no gender' e quella per l' inclusività razziale. La Beauty Community deve rispecchiare un mondo variopinto, in tutti i sensi possibili. Un mondo arcobaleno.

Un trucco per non sconfinare mai nella volgarità e nell' esagerazione deve...?

Premesso che ognuno è libero di fare ciò che crede e che lo fa stare bene io sono a favore di un "Make-Up Pret à Porter". Per me il trucco deve poter essere indossato. Deve, per quanto colorato e creativo, vivere sul viso di chi lo indossa. Valorizzare. Quindi base leggera e il più possibile naturale. E no alle cut crease. Per me possono andare bene su un palcoscenico o in un post  su Instagram. Nella vita reale invecchiano e appesantiscono.