Il nome di "Laura Ashley" fa parte di quei marchi inglesi famosi in tutto il mondo e anche chi non ama i vestitini a fiori o i divani di chintz non può non conoscere Laura Ashley.
Laura, veniva
spesso presa in giro dai giornali perchè in fatto di abbigliamento
era notoriamente trascurata; era solita indossare goffi
vestiti e ridicoli cappellini, ma ciò di certo, non le impedì di
creare dal nulla un impero della Moda.
Protagoniste dei suoi celebri tessuti erano le romantiche fantasie in stile vittoriano;
stampe dal sapore vintage, e fu proprio per questo motivo, che venne attribuito a Laura il merito di aver creato lo stile country-chic grazie ai suoi tessuti floreali, pizzi e merletti. Stile apprezzato moltissimo
anche dalle dive del cinema, infatti, nel 1953 un foulard prodotto
da Laura Ashley fu indossato dall' attrice Audrey Hepburn nel film "Vacanze romane", una circostanza che contribuì al successo del
marchio. L’ autenticità della vita rurale diventa fashion grazie ai
vestiti di Laura Ashley, e non solo, la stilista caratterizzò anche
il life-style britannico tanto che Lady D. s' innamorò perdutamente di
questo brand in grado di regalare all' arredamento della casa
un’ atmosfera calda e serena attraverso uno stile romantico e
vittoriano, tra vintage e shabby.
La geniale "casalinga"
gallese era una donna molto generosa. I suoi dipendenti erano la sua
famiglia; fu una delle prime donne imprenditrice nel settore dell' abbigliamento e dell' arredamento a concedere premi produzioni e ad
abolire i turni notturni.
Ma il famosissimo “abitino floreale” di Laura Ashley come arrivò al successo?
![]() |
Di Mabalu - Opera propria, CC BY-SA
4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=34160066
L' intraprendente
signora, iniziò nel 1953 con la realizzazione di foulard stampati a
colori, tovaglie e salviette. La creazione e la produzione avveniva
nell' appartamento nel quartiere londinese di Pimlico, dove viveva
con il marito Bernard.
Si racconta che Laura Ashley diventò
disegnatrice di tessuti per necessità; cercando infatti un
particolare motivo vittoriano per un patchwork, e non trovando nulla
che la soddisfacesse, decise di disegnare lei stessa il motivo mentre
Bernard si occupò della stampa. Questi primi prodotti vennero
venduti in diversi negozi londinesi. A quest'epoca, inizi anni 50, il
nome del marchio era Ashley Mountey e fu Bernard a proporre di usare
il nome completo della moglie come marchio di fabbrica. Riteneva, con
molto intuito, che un nome femminile fosse più adatto per i prodotti
nati dalla loro collaborazione.
Laura Ashley una semplice donna che da sola creò uno stile ed un mito, in grado ancora oggi d' impreziosire i nostri guardaroba e le nostre case.
Nel 1960 il volume di affari
raddoppio', la famiglia si trasferì nel Galles, patria di Laura. Qui
vennero poste le basi per il grande successo. Bernard perfeziono' e
potenzio'le tecniche di stampa e la moglie creò nuovi prodotti, tra
i quali il famoso vestitino a fiori che diede una svolta alla loro
produzione. Nel 1966 apparve sul mercato il primo abito di Laura
Ashley che,a differenza di grembiuli di cucina e da giardinaggio, era
un capo di moda e non più un indumento da lavoro.
Quando nel 1968
venne aperto il primo negozio di Laura a Kensington, il cosiddetto basic dress costava 5 sterline e le donne lo acquistarono in massa.
Questo grande successo era dovuto sicuramente anche alla pubblicità,
ma l'effetto di cartelli pubblicitari e inserzioni sarebbe stato
vanificato se il vestito di Laura Ashley non avesse incarnato così
bene lo spirito degli anni 60 e 70.
Laura era diventata uno dei nomi
più importanti delle esportazioni inglesi e nel 79 si dedicò con
energia a nuove iniziative e ideò la sua famosissima Home Furnishing
Collection.
Dopo l'incredibile successo come stilista, si profilava
adesso anche quello di decoratrice d'interni con la creazione di
tessuti, mobili, tappezzerie e tutta una serie di accessori nel suo
inconfondibile stile, il suo nome divenne per molti anni sinonimo del
tradizionale stile inglese.
Il 17 marzo 2020, la
catena britannica di abbigliamento e articoli per la casa, che già
si trovava in difficoltà finanziarie, annuncia al Mondo di non avere
i fondi necessari per sopravvivere agli effetti della pandemia Covid19,
accelerando così il suo fallimento.
Ma il Presidente della
divisione Brands per Gordon Brothers, qualche tempo dopo, comunica
alla stampa l' acquisizione del brand Laura Ashley con l'obiettivo di
riaccendere la visione originale della signora Ashley. Non si poteva
assolutamente lasciar morire uno dei più grandi marchi del lifestyle
britannici con una storia così antica, ricca di tantissimi riconoscimenti
in tutto il mondo.